Pagine

domenica 28 gennaio 2018

MELANZANA VERDE TONDA THAI

Come nel caso della Solanum Aethiopicum - Kumba Group, anche questa piccola melanzana proveniente dalla Tailandia, ma conosciutissima in tutto il Sudest asiatico, non mi ha entusiasmato. Il problema è sempre lo stesso: come la si può cucinare? C'è qualche esperto di cucina asiatica là fuori? Io mi sono limitato a grigliarla che, credo, non sia il massimo in questo caso.

Il frutto è grande quanto una pallina da golf. È di colore verde con striature di verde leggermente più scuro.
(1) Melanzana Verde Tonda Thai pronta da raccogliere
(2) Qui sembrano dei pomodori immaturi

Se si vogliono fare semi freschi, la melanzana deve diventare gialla.
(3) Quasi pronta per estrarre i semi

Anche se piccolo, all'interno i semi sono tantissimi. Chi ne vuole un po', si faccia avanti!
(4) Semi pronti da estrarre

Una volta raccolto e tagliato, si scurisce subito, segno che è ricco di acido clorogenico.
(5)

La pianta in sé è molto piccola. Diventa poco più alta che nelle foto qui sotto.
(6) 
(7)

Fa dei bellissimi fiori bianco candido. Diversamente dalle altre varietà di melanzane, i petali non sono separati, ma fusi tra di loro.
(8) Fiore di Melanzana Verde Tonda Thai 



THAI ROUND GREEN EGGPLANT

This small eggplant is native to Thailand, but it's well-known in the whole Southeast Asia. As in the case of the Solanum Aethiopicum - Kumba Group, this eggplant variety hasn't enthralled me. The matter is always the same: how can I cook it? Is there an expert on Asian cuisine among you? I restricted myself to grilling it, but I don't think this is the best way to make the most of it.

The fruit is as big as a golf ball. Its colour is green with slightly darker green stripes. It looks like an unripe tomato (1 and 2).

If you wish to save seeds, it must get yellow (3). Though small, there's a big batch of seeds inside (4). Who wants some, come forward!

Once harvested and cut, it goes dark soon; it means it's rich in chlorogenic acid (5).

The plant is very small. It gets just a little bit higher than in (6) and (7).

Its pure white flowers are gorgeous (8). Differently from other eggplant varieties, its petals aren't separated, but fused each other.

martedì 23 gennaio 2018

CAROSELLO PUGLIESE - Galleria di immagini (2)

Il Carosello Bianco Leccese ricorda molto il Carosello di Manduria sia nel colore che nel polimorfismo, ossia le diverse forme che assumono i frutti anche sulla stessa pianta.
(1) Carosello Bianco Leccese
(2) Carosello Bianco Leccese
(3) Carosello Bianco Leccese

Altri caroselli che incontrano i gusti di tutta la famiglia sono il Carosello Tondo Massafrese e il Carosello Tondo di Massafra. Sono quasi identici.
(4) Carosello Tondo Massafrese
(5) Carosello Tondo Massafrese
(6) Carosello Tondo di Massafra
(7) Carosello Tondo di Massafra
(8) Un Tondo Massafrese e un Tondo di Massafra 

Un carosello di cui ignoravo l'esistenza è il Carosello Barese. Secondo me, è un ibrido che una ditta sementiera si è trovato tra le mani per caso e non ha perso tempo nel commercializzarlo. Tuttavia, è una varietà deliziosa nel gusto e originale nell'aspetto esteriore.
(9) Carosello Barese
(10) Carosello Barese



THE APULIAN CAROSELLO - Gallery of pictures (2)

The Carosello Bianco (White) Leccese  (1 to 3) looks like the Carosello Manduria both in the colour and in polymorphism, that is the different shapes fruits take even on the same vine.

The Carosello Round Massafrese and Carosello Round Massafra (4 to 7) are very popular in my family as well. They are almost identical (8).

I ignored the existence of the Carosello Barese (9 and 10). In my opinion, it's a hybrid a seed company met by chance and wasted no time in merchandising it. Anyway, it's a delicious variety in taste and original in its outside appearance.

domenica 14 gennaio 2018

CAROSELLO PUGLIESE - Galleria di immagini (1)

È ancora troppo presto per seminare i caroselli, soprattutto nel Nord Italia. Nell'attesa ho pensato di pubblicare alcune fra le foto migliori di tutte le varietà di carosello coltivate negli ultimi due anni. Alcune di queste foto non sono proprio perfette e molte non sono inedite in questo blog.
Le varietà che ho coltivato finora sono le più commerciali, di quelle che si trovano in tutti i vivai della Puglia. Devo attivarmi per riuscire a trovare alcune di quelle varietà rare presenti solo in pochi appezzamenti di contadini pugliesi.
(1) Barattiere

Il mio preferito è il Barattiere, il cui peso varia da 400 grammi ad un chilo. Personalmente ne ho mangiati di saporiti anche ben oltre il chilo. Non è propriamente un carosello, ma può essere considerato un vero e proprio melone. Il Barattiere è indicato con una sfilza di sinonimi: Cianciuffo, Carosello di Fasano, Carosello Tondo Liscio di Fasano, tanto per citarne qualcuno.
(2) Barattiere

Esiste anche una versione ovale del Barattiere. Peccato non averne più i semi.
(3) Barattiere ovale

Simile al Barattiere nella forma e nel gusto è il Carosello Melone Tarantino, scoperto nella parte occidentale della provincia di Taranto, più precisamente a San Basilio, una località vicino a Castellaneta. È l'unica varietà non commerciale che ho coltivato finora.
(4) Carosello Melone Tarantino

Rispetto al Barattiere, ha delle macchie verde-scuro in rilievo sulla sua buccia verde, più visibili nella foto successiva. La buccia è coriacea, più vicina al melone che non a un carosello. Direi che si può raccogliere intorno al mezzo chilo di peso. Probabilmente, come nel caso del Barattiere, è gustoso anche se raccolto più grosso.
(5) Carosello Melone Tarantino: parente stretto del Barattiere?

Tra i miei preferiti, c'è sicuramente il Carosello di Manduria. Se una caratteristica del carosello in generale è un certo polimorfismo, quello di Manduria è sicuramente il carosello che presenta i frutti dalle forme più diverse e talvolta bizzarre, anche sulla stessa pianta. L'unico elemento uniforme è il colore verde chiaro.
(6) Carosello di Manduria: stessa pianta, uno tondeggiante e uno allungato 
(7) Carosello di Manduria a forma di pera e costolature marcate
(8) Carosello di Manduria ovale con costolature poco evidenti
(9) Carosello di Manduria dalla forma bizzarra e costolature marcatissime
(10) Carosello di Manduria dalla forma tonda e costolature poco visibili



APULIAN CAROSELLO - Gallery of pictures (1)

It's still too early to sow carosellos, mainly for those gardeners living in Northern Italy. While waiting, I've thought to publish some among the best pictures of all varieties I've cultivated in the last two years. Some pictures aren't perfect and most of them have already been published in this blog.

The varieties I've grown so far are the most common ones. I have to try and get some among those uncommon varieties cultivated in few plots of land of Apulian farmers.

My favourite is Barattiere (1 and 2). Its weight goes from 400 to 1,000 grams, but I've often eaten some much bigger. Its taste was unchanged. It isn't properly a carosello: it's considered a real melon. It's got a succession of synonyms: Cianciuffo, Carosello Fasano, Carosello Fasano Round Smooth, just to name a few.

There exists an oval Barattiere as well. It's a pity indeed I haven't got seeds of this strain anymore (3).

The Carosello Melone Taranto (4 and 5) is very similar to Barattiere in taste and shape. It's the only rare variety I've grown so far. Compared with Barattiere, it's got raised darker green splotches on its green skin. Its skin is tougher than that of other carosellos; as coriaceous as a melon skin. I would say it can be harvested when fruits reach around 500 grams. As in the case of Barattiere, I suppose it's tasty even if picked bigger.

The Carosello Manduria (6 to 10) is definitely one of my favourites as well. If polymorphism is one feature of carosellos, that of Manduria is the kind of carosello with most different and sometimes bizarre shapes, even on the same vine. The only unvarying element is its light green colour. Some Carosello Manduria fruits have deep furrows, others have very marked ones and others still less visible furrows or invisible at all. 

mercoledì 10 gennaio 2018

SOLANUM AETHIOPICUM (KUMBA GROUP)

La scorsa estate ho voluto provare una varietà africana di melanzana rossa, grazie ai semi di un amico ortolano, Dino. Non sono sicuro al 100%, ma dovrebbe trattarsi di una Solanum Aethiopicum (Kumba Group).
Presenta delle costolature profonde e il frutto è piuttosto piccolo.
(1) Immature: un bel verde scuro
(2) Cominciano a maturare
(3) Arancione: maturità raggiunta
(4) Fase avanzata di maturazione



Questa varietà non mi ha entusiasmato: molto amara e piena di semi.
(5)
(6)

Anche le melanzane rosse italiane che ho coltivato finora sono amarognole, ma nel caso di questa varietà l'amaro risulta essere sgradevole. Per farla breve, non vale la pena coltivarla, come il mio amico Dino ha ammesso. Probabilmente potrei cambiare opinione se sapessi come cucinarla. Ho provato a tagliarla a fettine e farla alla griglia. Insomma...
(7)

La pianta non è molto vigorosa date le dimensioni ridotte dei suoi frutti...
(8)

...e presenta delle foglie spinose.
(9)

In compenso è molto prolifica.
(10)
(11)
(12)

Se tutte le melanzane rosse africane sono tutte come questa varietà, la mia esperienza con loro finisce qui. D'ora in poi le uniche melanzane rosse che coltiverò saranno quelle di cui ho ampiamente scritto  finora, la Melanzana Rossa di Rotonda e la Melanzana Rossa di Mormanno.


SOLANUM AETHIOPICUM (KUMBA GROUP)

Last summer I wanted to try an African red eggplant variety; I got the seeds from a gardener friend, Dino. I'm not one hundred per cent certain, but it should be a Solanum Aethiopicum (Kumba Group). It shows deep furrows and is somewhat small.

This variety didn't enthrall me because it's very bitter and full with seeds (pics 5 and 6). The Italian red eggplants I've cultivated so far are bitterish as well, but in the case of this strain the bitter taste turns out to be unpleasant. In a word, it isn't worth growing it, as my friend Dino recognized. Probably I could change my mind if I knew how to cook it. I tried to slice it and grill it. Well, not a unforgettable dish... (pic 7).

On pics 1 to 4 are diffrent stages of ripeness.

Given the small size of its fruits, the plant isn't very vigorous (pic 8), but it yields bountifully (pics 10 to 12).  Its leaves are thorny (pic 9).

If all African red eggplants are like this variety, this is the end of my experience with them.  From now on, the only red eggplants I'll grow will be the ones I've talked you about so far, the Rotonda Red Eggplant and the Mormanno Red Eggplant.

giovedì 4 gennaio 2018

PROMESSA DA MARINAIO

Ci sono cascato di nuovo: tutti gli anni mi riprometto di coltivare sui miei balconi anche nel periodo autunnale-invernale. Immancabilmente, vengo meno a questa promessa. Quest'anno mi sono limitato ad un centinaio di piantine di insalata...
(1) Insalatina
(2) Insalatina
(3) Una delle piantine di insalata

...e ad una sola pianta di cima di rapa quarantina per fare semi per il prossimo autunno. Sta crescendo molto lentamente, ma io non ho nessuna fretta.
(4) Cima di rapa

Il motivo principale di questa mia pigrizia nel coltivare anche nel periodo freddo risiede nel fatto che nel periodo primaverile-estivo coltivo troppo sui miei balconi, così a fine estate non ne posso più di terriccio e piante. La prossima primavera cercherò di seminare di meno...


A SAILOR'S OATH

This year as well I've broken the promise to cultivate on my balconies in the autumn-winter period. I've just been cultivating a hundred green salad plants (pics 1 to 3) and a turnip top plant to make fresh seeds for next autumn (pic 4). It's growing very slowly, but I'm not in any hurry.

The reason why I don't cultivate much in the cold months lies with the fact I cultivate too much on my balconies in the warm months. So at the end of summer I can't take any more with soil and plants. Next spring I'll sow less...