sabato 5 novembre 2022

MELONCELLA DI STERNATIA

Un altro carosello che ho coltivato per la prima volta la scorsa estate è la Meloncella di Sternatia. Fa decisamente parte della famiglia delle spuredde leccesi dalla forma prevalentemente allungata. È caratterizzata da una discreta tomentosità (pardon: peluria) e da solcature più o meno accentuate. La consistenza è croccante, ma non troppo; inoltre, la parte placentare è molto spesso edibile, soprattutto se il frutto viene raccolto prima che il suo peso superi i due etti. Questa caratteristica vale un po' per tutti i caroselli, in realtà.



Anche di questa varietà ho coltivato una sola pianta che si è rivelata anch'essa molto produttiva:







Come molte altre varietà di caroselli, una caratteristica particolare è la presenza di frutti di forme diverse anche sulla stessa pianta:


martedì 1 novembre 2022

SCOPATIZZO SAN LUIGI DI POLIGNANO

Prima della scorsa estate, sapevo che Polignano a Mare, in provincia di Bari, era la patria del Carosello Mezzo Lungo di Polignano e del Cetriolo Mezzo Lungo di Polignano. Grazie all'amico Fabio Pellegrini, ho scoperto anche lo Scopatizzo San Luigi di Polignano. Per prova ho coltivato una sola pianta per vedere se valeva la pena continuare a coltivarlo anche negli anni a seguire. Il responso è stato molto positivo. Per anni ho considerato il Barattiere il re dei meloni immaturi, ma ora questo onore è passato allo Scopatizzo San Luigi. Mi sono chiesto: "Coltivo i caroselli da più di venti anni, come mai non lo conoscevo ancora?"

L'unica pianta che ho coltivato è risultata essere molto prolifica. I frutti, da raccogliere quando hanno la forma di una grossa pesca, o poco più, e caratterizzati da una discreta peluria, sono tondi od ovali; dolcissimi e succosi. Il colore della buccia è verde chiaro.