Ha ragione il Professor Santamaria del Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali dell'Università di Bari quando dice che è un'impresa ardua quantificare l'esatto numero di varietà di caroselli presenti in Puglia. Molti sono gli incroci negli orti pugliesi, soprattutto in quelli a conduzione familiare.
L'anno scorso, Fabio Pellegrini, un amico delle Murge baresi (terra di grandi coltivatori, non mi stancherò mai di dirlo), mi ha mandato i semi della Meloncella Noscia di Tricase, dove "noscia", nel dialetto salentino, sta per "nostra". Sono molti anni che coltivo caroselli, spuredde e meloncelle (chiamateli come volete!), ma io della Meloncella Noscia di Tricase non ne avevo mai sentito parlare.
È inutile aggiungere che sono soddisfattissimo di questa nuova scoperta.
Ha un bellissimo e uniforme color verde scuro; presenta una discreta peluria. Nell'aspetto, nella consistenza e nel gusto ricorda molto il carosello commercializzato come Spuredda Leccese Scura. È mediamente croccante e se il frutto non viene raccolto troppo grande, i semi sono piccoli e gli conferiscono una dolcezza particolare. Ma questo accade in tutti i caroselli...